21 marzo 2007

le foto sono solo fogli da mettere in un album



le foto sono solo fogli da mettere in un album lo diceva un grande fotografo, Luigi Ghirri














sfoglio le foto dei precedenti viaggi, Tikal, splendido sito archeologico nascosto dalla Selva del Peten, riaffiora nella mia mente così come riaffiorano i ricordi, tutti i ricordi, di quel viaggio.

Sabato scorso ero all'Assemblea di Amistrada, ho rivisto le ragazze Ermelinda, Maria Teresa, Martine che ho incontrato a Città del Guatemala, volontarie per il Mojoca, ho rivisto Gerardo Lutte, che ha dedicato la sua vita ad aiutare i ragazzi di strada, e quei ragazzi ogni me ne veniva in mente qualcuno, Veronica? Raul? Bryan? Candelaria? e qualcuno di loro non frequenta più il Mojoca
qualcun altro sta bene, non viv più in strada e guarda avanti.
Sabato c'era l'entusiasmo di chi sa di aver dedicato una parte della prorpia vita a qualcosa di costruttivo, Martine appena rientrata dal Guatemala, stanca ma le si leggeva negli occhi che tornerebbe di nuovo tra quei ragazzi, Maria Teresa e Ermelinda con una valigia di vestiti da affidare a qualcuno in procinto di partire per Città del Guatemala.
Io partirei subito, il viaggio è la mia dimensione, non ho paura del volo, non ho paura delle lunghe attese in aeroporto, ne di affrontare decine di ore in pulman su strade piene di buche, non ho paura di arrivare di notte in una città sconosciuta e cercare un posto dove dormire.
Mi fa paura invece la quotidianeità, la normalità, non mi fanno paura le situazioni difficili, trovarmi a contatto con il disagio sociale, che voglio combattere fino a vederlo scomparire, mi fanno paura le cravatte, i visi seri, il razzismo quotidiano piccolo e grande.

Oggi in agenzia sono entrate una donna anziana e una ragazza rom, ho notato come le guardavano, è una cosa inconsueta due nomadi in banca, si sono avvicinate al mio sportello, la donna anziana aveva in mano una banconota africana, 5000 franchi, ma di valore quasi nullo, buongiorno non le posso cambiare, ho detto, è una banconota che qui in Europa non viene scambiata, la ragazza traduceva e la donna anziana mi ringraziava, di cosa? perchè mi ringrazia? Non capivo.
poi quando sono uscite credo di aver capito. Forse le avevo tratatte da persone, esseri umani, cosa a cui di questi tempi i nomadi specialmente qui a Roma, non sono più abituati.

e questa è una foto, non scattata, da mettere nell'album dei ricordi, accanto a quelle dei ragazzi di strada o dei bambini che a Chichicastenango trasportavano sacchi di calcinacci più grandi di loro, nemmeno quella foto è stata scattata

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